In primavera i borghi sardi offrono il meglio di sé. Un borgo pittoresco è il primo protagonista della rassegna primaverile. Le case multicolori di Bosa si inerpicano su un colle dominato dal castello dei Malaspina, specchiandosi sul Temo. La passeggiata lungo il fiume e il Ponte Vecchio ti accompagnano a scoprire le antiche concerie. Sarai accolto da un calice di malvasia e estasiato da gioielli di corallo, cesti di asfodelo e tessuti preziosi. Bosa è un concentrato di storia e artigianato, archeologia industriale e prelibatezze. Da visitare le chiese: il ‘duomo’dell’Immacolata Concezione, Nostra Signora de sos Regnos Altos dentro il castello e san Pietro extra muros, centro di Bosa vetus. Poi le bellezze naturali: parco di capo Marrargiu, riserva di Badde Aggiosu e, sulla costa, Bosa Marina, s’Abba Druche e Compoltitu.
A seguire due centri straordinariamente devoti. Galtellì si adagia ai piedi del Tuttavista, sulla cui cima svetta maestosa la statua del Cristo, meta di pellegrinaggi. Salendo, incontrerai la Preta Istampata, roccia con una ‘finestra’ sulla vallata. La storia del paese, sede vescovile sino al 1495, è percorsa da vivissima fede. Camminerai lungo vie e case in pietra che si dispongono attorno a cinque chiese. Uno scenario che ispirò il premio Nobel Grazia Deledda: il legame è sancito dal parco letterario deleddiano. Nello stesso weekend è in mostra anche Laconi. Il borgo, immerso nel verde a ridosso dei rilievi del Sarcidano, ruota attorno a sant’Ignazio. La sua casa, il museo parrocchiale e la chiesa a lui intitolata sono tappe del percorso devozionale. La visita al principale complesso di menhir isolano, al Menhir museum e al parco Aymerich completano un weekend indimenticabile.
Gran finale di primavera a Castelsardo, al centro del golfo dell’Asinara: è uno dei borghi più belli d’Italia e mantiene la nobile posa di signoria fortificata. Nel Medioevo era roccaforte inespugnabile costruita attorno al castello dei Doria, oggi sede del museo dell’Intreccio mediterraneo, che simboleggia la vocazione artigiana del borgo. La fortezza ospitò i vescovi sino alla costruzione della cattedrale di sant’Antonio Abate, che svetta con campanile a picco sul mare e cupola maiolicata. Tante le attrazioni: le mura megalitiche di monte Ossoni, la roccia dell’Elefante, le scogliere ‘rosse’ e la spiaggia di Lu Bagnu. Il mare è anche a tavola: aragosta, astice, ricci e frutti di mare. Nella Settimana Santa vanno in scena riti spagnoleggianti, tra cui il Lunissanti.